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Filler con ago e filler con cannula: che differenza c’è?

Filler con ago e filler con cannula: che differenza c’è?

Filler con ago e filler con cannula: differenze

Il filler di acido ialuronico può essere iniettato sia tramite un ago apposito per la medicina estetica che tramite una cannula. In entrambi i casi, si tratta di microaghi minuscoli dell’ordine di pochi micron. La differenza è che l’ago è rigido, con una forma riconducibile ai classici aghi per le iniezioni, ma più corto; invece, la cannula è una sorta di ago flessibile e lungo. In medicina estetica si usa o l’uno o l’altra, a seconda del tipo di intervento che si intende effettuare.

Filler: quando si usa l’ago

In genere, è preferibile utilizzare il microago quando bisogna iniettare l’acido ialuronico in punti precisi del viso, come ad esempio sul naso nel corso del rinofiller , ma non solo. L’ago è indicato per riempire le rughe o per creare i boli di acido ialuronico (letteralmente accumuli) per motivi di volume o di sostegno.

Quando è più indicata la cannula

L’uso della cannula è preferibile nei casi in cui si debba iniettare l’acido ialuronico in zone più ampie del viso. È il caso, per esempio, della zona malare (l’area delle guance subito sotto gli zigomi) o del contorno mandibolare, ma anche di zone delicatissime come il contorno occhi. Tuttavia, va precisato che non c’è un’indicazione “obbligatoria” che faccia propendere per l’uno o per l’altro dispositivo: la preferenza della cannula rispetto all’ago è a discrezione del medico estetico, anche in base al tipo di filler che intende effettuare.

Persino la cute del paziente gioca un ruolo discriminante sull’uso della cannula: essendo flessibile, la cannula consente di ridurre il traumatismo nelle zone trattate, minimizzando la probabilità di ecchimosi. In virtù della sua consistenza più morbida, è difficile, inoltre, che la cannula tocchi nervi e capillari, risultando così delicato per i tessuti.

Un altro vantaggio riguarda un minore fastidio da parte dei pazienti, nonostante molti di essi riferiscano di “impressionarsi” alla sola visione di una cannula, poiché temono che faccia più male del previsto. Un timore subito smentito dalla pratica abbastanza indolore, a cui consegue un tempo di recupero più rapido.

Ad ogni area la sua tecnica

Ogni distretto del volto ha una sua tecnica di elezione. Per correggere le rughe sulla fronte con l’acido ialuronico è preferibile la cannula perché è una zona in cui possono formarsi facilmente lividi ed ematomi. Per il tear trough o solco lacrimale, si possono usare sia la cannula che l’ago, anche se la prima è più sicura. Per il terzo medio e inferiore del volto vanno bene sia ago che cannula, mentre per ridefinire le labbra e per effettuare il rinofiller l’ago garantisce più precisione.

Come si esegue il filler con la cannula

Prima di inserire la cannula, il medico effettua un vero e proprio foro di ingresso che servirà appunto come “imbocco” del tubicino con cui distribuirà l’acido ialuronico nelle aree da trattare. Ciò consentirà di modellare il prodotto una volta iniettato, per ottenere risultati più naturali.

Quando preferire la cannula? Come anticipato, la scelta è a discrezione del medico, anche se come criterio si può ricordare che la cannula ha un effetto tendenzialmente più liftante, cioè che solleva i tessuti. Con l’ago, invece, si ottiene un effetto riempitivo (si pensi al solco della ruga che viene appunto colmato).

BiohyaluIx, un filler ideale per la cannula

Il filler Biohyalux può essere tranquillamente iniettato con la cannula nella fronte, nell’area malare e in tutte le zone che il medico ritiene idonee. La cannula consente, infatti, di esprimere al meglio le sue caratteristiche, come l’elasticità e la malleabilità, qualità molto apprezzate da dermatologi e medici estetici. Tecnicamente Biohyalux ha un G prime molto elevato, un parametro che indica la capacità del filler di ritornare alla propria forma originaria dopo aver subito una forza, come quella dell’iniezione.