Nonostante il filler sia un trattamento di medicina estetica molto sicuro, a volte si possono presentare degli inconvenienti che è bene conoscere. Si tratta di piccole evenienze che non pregiudicano la resa o il risultato, anche se sul momento possono destare un po’ di allarme.
«Per questi motivi, è bene ricordare che il filler alle labbra o in altri punti del viso è pur sempre un trattamento medico, malgrado l’attinenza con la bellezza possa indurre a vivere l’esperienza in ambulatorio con leggerezza» dice il dottor Carlo Melloni, chirurgo plastico e direttore scientifico di CDlifePharma.
Cosa dire a proposito degli inconvenienti dei filler?
«Prima iniziare qualsivoglia discorso relativo agli inconvenienti, è doverosa una premessa. Se ci riferiamo all’acido ialuronico, non è possibile sviluppare un’allergia, poiché è una sostanza presente nell’organismo umano, semmai si può essere allergici agli agenti cross linkanti, cioè che legano la molecola, ma è un’evenienza veramente rarissima» spiega l’esperto.
«Per quanto riguarda gli inconvenienti, invece, il paziente deve essere informato su tutti gli eventi avversi che potrebbero accadere nel corso della seduta o subito dopo di essa, e anche delle possibili complicanze.
La differenza? Gli inconvenienti sono piccoli “incidenti” di percorso che spesso regrediscono da soli nel giro di qualche giorno o con l’ausilio di terapie specifiche. Le complicanze, invece, rappresentano un gradino più serio dei semplici inconvenienti poiché si riferiscono al sopraggiungere di fattori sfavorevoli che aggravano un quadro che altrimenti sarebbe privo di eventi avversi.
In ogni caso, la percentuale delle complicanze è molto bassa ed è interessata da esiti positivi. Diverso è il discorso degli inconvenienti: la probabilità che accadano è decisamente più alta, ma la buona notizia è che nella maggioranza dei casi sono evenienze innocue».
Quali sono gli inconvenienti dei filler?
I piccoli incidenti che possono subentrare a un filler di acido ialuronico sono diversi. Li abbiamo elencati qui sotto, insieme alle soluzioni adottate dal medico per porvi rimedio, Per ragioni di sicurezza, è di fondamentale importanza evitare il fai-da-te e ricorrere solo ai suggerimenti del proprio medico estetico.
Ecchimosi
Uno degli inconvenienti più frequenti al filler è l’ecchimosi, cioè uno stravaso di sangue nel tessuto circostante all’iniezione. In realtà, non è tanto collegato al filler in sé, quanto è conseguente all’atto del filler, cioè all’iniezione. L’ingresso dell’ago nel derma può incontrare un capillare e determinare un piccolo stravaso di sangue.
Soluzione. Per qualche giorno si può applicare una crema a base di eparinoidi, delle sostanze chelanti del ferro che “assorbono” gli aloni giallastri lasciati da un piccolo ematoma.
Gonfiore
Un po’ di gonfiore nelle zone circostanti l’iniezione è normale, ma se è eccessivo può essere collegato a un prodotto di cattiva qualità, ecco perché è importante assicurarsi che il medico utilizzi filler di alta qualità. Ma il gonfiore può dipendere anche dall’utilizzo di un prodotto non adatto alla zona da trattare, come ad esempio un acido ialuronico poco cross linkato o con un g-prime troppo basso (è il fattore che indica la capacità elastica del filler, quando sottoposto a forze dinamiche).
Soluzione. Sulle zone interessate si possono applicare creme o gel a base di arnica, una pianta specifica contro i gonfiori.
Granulomi
I granulomi sono delle “palline” sottocutanee che si formano in seguito a una cattiva preparazione della pelle prima di iniettare un filler. Oltre a disinfettare l’area da trattare, bisogna detergerla, rimuovendo cioè ogni traccia di trucco e impurità. Ogni studio professionale che si rispetti dispone di acque micellare o altri detergenti per pulire bene la pelle da make-up, polveri sottili, agenti inquinanti e particelle di smog.
Soluzione. Una volta che il grumo si è formato, c’è ben poco da fare: bisogna aspettare che si riassorba o, in alcuni casi, si può intervenire con laser specifici molto delicati. Se però il granuloma è associato a un’infezione, si deve somministrare una terapia antibiotica.
Accumuli
A differenza dei granulomi, gli accumuli sono, come dice la parola stessa, delle raccolte di acido ialuronico dovute all’eccesso di acido ialuronico. Più che un inconveniente sono un errore di iniezione che inficiano l’aspetto estetico.
Soluzione. L’acido ialuronico è completamente riassorbibile, ma se il paziente vive male l’accumulo di prodotto, si può ricorrere alle iniezioni di ialuronidasi, l’enzima che scioglie l’acido ialuronico stesso. Ma la prudenza è d’obbligo: se eseguita in modo non mirato può “mangiare” anche l’acido ialuronico naturale, cioè presente nell’organismo stesso.
Quali sono le complicanze più frequenti di un filler?
La complicanza più probabile è la compressione di un vaso sanguigno che può dare origine a un’ischemia (diminuzione dell’apporto di sangue), ma, come detto in precedenza, è davvero rara si manifesta. Il bravo medico è sicuramente in grado di gestirla tempestivamente, in modo da non arrecare nessun danno al paziente. Obbligatoria è, quindi, la conoscenza perfetta dell’anatomia del volto che evita il rischio di comprimere vene o altri vasi sanguigni.
Ecco perché è bene affidarsi solo a medici o chirurghi plastici molto preparati che seguono costantemente corsi avanzati di formazione. Nel dubbio, basta informarsi presso le scuole principali di medicina estetica (SIME di Roma, Agorà di Milano, Valet di Bologna e i master universitari di medicina estetica)» conclude il dottor Melloni.