Le temiamo, le combattiamo, le accettiamo. Ma sappiamo veramente tutto sulle rughe? Ecco un quiz per testare la propria conoscenza su uno dei segni del viso che a volte si vuole addolcire con metafore e figure più o meno simpatiche (vi dice niente “zampe di gallina?).
Esistono almeno 4 tipi di rughe:
Rughe di espressione
Come dice il termine, si formano a causa dei movimenti continui dei muscoli facciali, legati anche all’espressività. Sono tipiche quelle sulla fronte, attorno agli occhi, fra le sopracciglia, e lungo i solchi naso-labiali.
Rughe attiniche
La causa è l’esposizione ai fattori ambientali, in particolare ai raggi solari senza un’adeguata protezione. Le rughe attiniche accentuano la normale trama della pelle, comparendo in modo molto sottile e numeroso. Per questo motivo, si dice che la pelle ha una microrugosità diffusa.
Rughe da sonno
Sono la conseguenza dell’abitudine di dormire a pancia in giù o su un fianco (sempre lo stesso) per cui la faccia preme sul cuscino. In giovane età tendono a scomparire automaticamente pochi istanti dopo il risveglio. Con il passare degli anni, tali “segni del cuscino” scompaiono sempre meno, fino a diventare gradualmente permanenti.
Rughe gravitazionali
Dipendono dalla forza di gravità che agisce anche sui tessuti cutanei. Con il tempo la pelle perde elasticità e consistenza. In più, il viso subisce uno svuotamento a causa dell’impoverimento del tessuto adiposo sottocutaneo che tende anch’esso a scendere verso il basso. Sono quelle che si accompagnano ai punti in cui la pelle cede. Un esempio è la ruga della marionetta che si forma ai lati della bocca verso la linea mascellare.
È vero, ma solo in parte. Oltre ai raggi solari, concorrono alla formazione dei segni sul viso altri fattori ambientali e relativi allo stile di vita (fumo, alcol, carenza di sonno, alimentazione povera di nutrienti, abitudini cosmetiche sbagliate). E poi ci sono rughe che dipendono dall’espressività, che si formano anche in seguito a movimenti involontari come ad esempio aggrottare la fronte (la ruga tra le sopracciglia è nota come ruga glabellare).
Intorno ai 30 anni l’organismo comincia lentamente a diminuire la produzione di collagene, elastine e acido ialuronico, tutte sostanze che conferiscono elasticità alla cute. Ma ciò non deve allarmare perché il processo è molto graduale.
Il corredo genetico incide su una pelle priva di solchi ben oltre i 50 anni o, al contrario, precocemente segnata da 30. Ma non è l’unico fattore determinante. È stato osservato che i fattori ambientali incidono per il 30% contro un 70% di stile e abitudini di vita. Come dire, un buon DNA va senz’altro aiutato. Così come, se si parte svantaggiati, si può sempre rimediare curando la propria pelle.
Innanzitutto, la tossina botulinica non è un filler, anche se è una sostanza iniettabile. Non è un filler perché non riempie (dall’inglese to fill, riempire), ma non è nemmeno corretto dire che “stira”. La tossina botulinica è un farmaco che allenta la contrazione dei muscoli mimici del volto, con la conseguenza che si muovano con meno forza. Questo determinerà una distensione della pelle che a sua volta, distenderà le rughe (per esempio sulla fronte). Ma non le riempierà.
L’acido ialuronico è una sostanza iniettabile riempitiva. Da qui il nome filler per designare ciò che nel linguaggio parlato si chiama “punturina”. Riempie le rughe perché, per composizione chimico fisica, richiama acqua dai tessuti circostanti.
Purtroppo, i cosmetici non cancellano i segni de tempo, nemmeno quelle che si chiamano “botox like” (azione simile al botox). Tuttavia, hanno una funzione correttiva della pelle, a seconda delle formulazioni, e in molti casi aiutano a ridurre l’aspetto delle rughe, una volta che si sono formate. Esistono, inoltre, cosm tetici che danno un effetto levigato alla pelle poiché agiscono come se “stirassero” la cute. Ma è importante sapere che questo effetto è solo temporaneo.
Anche se il processo di invecchiamento (cronoaging) è fisiologico, molto si può fare per prevenire le rughe. Si parte da una buona idratazione sin dalla giovane età e si prosegue con le sane abitudini di vita: alimentazione equilibrata e completa di tutti i nutrienti (proteine, vitamine, lipidi e sali minerali).
Fondamentale è esporsi al sole con un’adeguata protezione SPF anche in inverno o in città: è proprio l’accumulo di raggi UVA, presenti tutto l’anno, a indurre l’invecchiamento cutaneo, poiché deteriora le fibre di collagene ed elastina. Se poi non si fuma e si limita l’alcol, la prevenzione delle rughe è servita.
Nonostante ciò, la pelle inizia a segnarsi? Si può sempre ricorrere a una seduta di biorivitalizzazione, il primo “aiutino” di chi bussa alla porta del medico estetico.
Yoga, fitness face o semplice ginnastica facciale: sono tutti metodi che tengono in esercizio i muscoli del viso e, quindi, aiutano a tenere la cute più elastica. Gli esercizi da svolgere sono diversi, così come il tempo a disposizione e la costanza. Ma l’impegno viene senz’altro premiato.
Lasciare sul viso trucco e particelle di smog porterà a uno stress ossidativo che innescherà il processo di invecchiamento. La conseguenza sarà una più veloce degradazione delle fibre di collagene ed elastina, cioè le proteine responsabili della tonicità cutanea.
