Idrata, lubrifica, protegge, cicatrizza, ripara. Nel corpo umano, dove viene prodotto naturalmente, l’acido ialuronico esercita diverse funzioni vitali per organi e tessuti. Negli ultimi anni è diventato un attivo di punta della cosmetica antiage. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo concentrato di bellezza insieme a Mariuccia Bucci, presidente Isplad.
1. L’acido ialuronico è una catena di zuccheri.
«Dal punto di vista chimico, l’acido ialuronico è una lunga molecola formata da zuccheri: l’acido glucuronico e la N-acetilglucosamina», spiega l’esperta. «Sono chiamati glicosaminoglicani (o GAG) e hanno un elevato grado di solubilità in acqua, che conferisce un importante potere idratante. In virtù della sua conformazione chimica, lo ialuronico forma un reticolo invisibile che, oltre a regalare elasticità e tono, fa da scudo all’entrata di virus, batteri e tossine, svolgendo una funzione protettiva».
2. Un grammo di acido ialuronico è in grado di trattenere fino a 70 grammi di acqua.
L’acido ialuronico si comporta come una spugna: assorbe, trattiene e restituisce all’organismo grandi quantità di acqua dove ce n’è più bisogno, contribuendo a idratare i tessuti e a conferire loro tono ed elasticità.
3. Quasi la metà dell’acido ialuronico si trova nella pelle.
L’altra metà è distribuita nelle ossa e cartilagini, nel liquido sinoviale che riempie le cavità articolari, nelle pareti delle aorte, nel cordone ombelicale, nei tendini e nei legamenti, nel cuoio capelluto e nei follicoli dei capelli, nelle labbra, negli occhi. «Nella pelle lo ialuronico viene prodotto da diversi tipi di cellule, principalmente i fibroblasti», prosegue Bucci. «Insieme a collagene e fibre elastiche, costituisce la matrice extracellulare, la struttura del derma che provvede al collegamento, al sostegno e al nutrimento dei tessuti cutanei».
4. L’acido ialuronico fu scoperto negli occhi.
Nel 1934, ricercatori della Columbia University isolarono per la prima volta la molecola di acido ialuronico nell’umor vitreo di un animale. Battezzarono la sostanza Hyaluronic Acid, da Hyalos (in greco “vitreo”) e Uronic Acid, (“acido uronico”, una delle sue frazioni saccaridiche). I primi impieghi sull’uomo risalgono agli anni Ottanta, quando dei gel viscosi a base di acido ialuronico furono iniettati durante interventi di chirurgia oftalmica. In seguito la sostanza si rivelò efficace per i problemi articolari e poi in dermoestetica.
5. L’acido ialuronico è un cerotto naturale.
In caso di ferite estese o di difficile guarigione, l’applicazione di acido ialuronico può essere utile per stimolare il processo cicatriziale. Toglie l’infiammazione, favorisce la generazione di nuove cellule, stimola la riepitelizzazione. Grazie alla capacità di attirare l’acqua, mantiene un ambiente umido favorevole alla chiusura delle ferite. Non a caso, il primo utilizzo in dermatologia fu nell’ambito della riparazione delle ferite: si notò che stimolava la cicatrizzazione, contrastava la formazione di ulcere e contribuiva alla riparazione tessutale. Diversi studi hanno dimostrato che la qualità e la rapidità della rimarginazione della pelle è in relazione alla presenza di questa sostanza nel derma.
6. Con il tempo, il corpo ne produce sempre meno.
Il corpo contiene acido ialuronico in abbondanza: ben 200 milligrammi per ogni chilogrammo di peso. Con il tempo però la quantità prodotta naturalmente tende a diminuire, sottraendo alla pelle idratazione, turgidità, compattezza, ma anche protezione nei confronti dei radicali liberi e formazione di nuovo collagene. Ciò spiega la comparsa di invecchiamento precoce, opacità, rughe. «L’applicazione di cosmetici a base di ialuronico previene e rallenta questo calo fisiologico», chiarisce la dermatologa.
7. L’acido ialuronico è 5 volte sicuro sulla pelle.
L’acido ialuronico è sicuro per almeno 5 motivi: è biocompatibile, perché prodotto dall’organismo stesso. È biomimetico, cioè si comporta in modo sovrapponibile a quello della matrice extracellulare del derma. È riassorbibile, non dà problemi di allergie o irritazioni. È conosciuto e studiato da tempo, in vari ambiti medici. È preparato con tecnologie dell’avanguardia che consentono di ottenere un prodotto puro, cioè privo di contaminazioni, e naturale, vale a dire il più simile possibile a quello prodotto dall’organismo. Per far ciò viene impiegato acido ialuronico di origine batterica che, a differenza di quello animale (per esempio ricavato da creste di gallo), è più purificato, perché non contaminato dalle proteine animali, quindi più tollerabile.
8. I preparati cosmetici si sono evoluti negli anni.
I primi crearono problemi derivanti dall’uso incrociato di diverse sostanze. Oggi, invece, viene usato acido ialuronico sempre più naturale, in formulazioni sia a basso che ad alto peso molecolare, ma non soggetto a procedimenti chimici con sostanze estranee all’organismo che ne modificano la struttura e le proprietà.
9. L’acido ialuronico aiuta anche a difendersi dai danni del sole.
Anche molti cosmetici per la protezione solare contengono acido ialuronico: una pelle ben idratata ha proprietà meccaniche che le consentono di proteggersi meglio dall’azione delle radiazioni.
10. L’acido ialuronico è un attivo cosmetico versatile e completo.
«Oggi l’acido ialuronico è l’ingrediente di punta delle più avanzate formule anti invecchiamento», conclude la specialista, «grazie al potere igroscopico, la proprietà di attirare l’acqua, ma anche volumizzante, grazie alla capacità di inglobare grandi quantità di acqua aumentando il volume dei tessuti, e rivitalizzante, stimolando i meccanismi di proliferazione cellulare. I prodotti sono disponibili sotto forma di creme, lozioni, fluidi o sieri, ma anche maschere e prodotti da make up. Sono indicati per le pelli mature, ma anche per quelle giovani che hanno bisogno di un “surplus” di acqua, perché naturalmente secche o perché si espongono molto al sole».