Isplad – CDLifePharma partecipa al 6° Congresso Nazionale Isplad, il 3 e 4 dicembre prossimi, che si terrà in modalità online. Rivolto soprattutto a dermatologi e medici estetici, sarà un’importante occasione di aggiornamento, con tante novità presenti nel programma. In calendario, tra le altre, le relazioni su un innovativo protocollo terapeutico per l’alopecia e sull’utilizzo della macrodermatoscopia, una nuova frontiera nella diagnosi delle lesioni cutanee. Sono previsti poi approfondimenti sugli ultimi trattamenti topici farmacologici e non, e un’ampia sessione dedicata alle novità hi tech.
In particolare, nella giornata di venerdì 3 dicembre, è previsto un workshop tenuto dalla dermatologa Marina Romagnoli, che fa parte del comitato scientifico del Congresso oltre che del Direttivo Isplad. Il focus sarà su Biohylaux, il nuovo filler di acido ialuronico prodotto da CDLifePharma che, dopo il boom ottenuto sul mercato internazionale con oltre 8 milioni di fiale vendute, si affaccia ora in Italia.
La dottoressa Romagnoli illustrerà ai colleghi le caratteristiche tecniche del prodotto, i punti di forza rispetto ai competitors, i vantaggi per i pazienti, ma anche per i medici che lo utilizzano. Biohyalux, infatti, per la sua particolare formulazione, consente una resa maggiore e questo riduce molto il rischio di ipercorrezione. «Si tratta di un filler che, per le sue caratteristiche chimico-fisiche, è destinato a incontrare il favore dei dermatologi perché preserva il benessere e la salute della pelle fornendo idratazione, tonicità ed elasticità» precisa la dottoressa Romagnoli.
A seguire, un intervento del dottor Vittorio Crobeddu, dermatologo, sulle nuove tecniche iniettive che, insieme al tipo di sostanza iniettata, fanno la differenza. «Sempre più frequentemente si osserva l’overfilled face syndrome, la sindrome del viso troppo pieno, quella condizione per cui il viso viene iper-trattato con filler dermici, posizionati in maniera errata, spesso di scarsa qualità» spiega il dottor Crobeddu.
«Si tratta in genere di trattamenti effettuati da parte di medici poco esperti, spesso su richiesta di pazienti insistenti che inseguono modelli non applicabili alla loro anatomia facciale. Con il risultato di incorrere in una vera e propria distorsione dei lineamenti originari. Bisogna imparare a non assecondare certe richieste e individuare cosa può rendere quel viso più fresco, più riposato senza inseguire modelli standard che talvolta la medicina estetica propone».