È boom di rinofiller, il rimodellamento non chirurgico del naso. Spesso viene richiesto in una seduta di full face o solo per vedersi con un naso diverso. Non è per tutti, ma di certo potenzialmente ha molti candidati. Abbiamo rivolto le domande più frequenti al dottor Andrea Romani, dermatologo e membro di ISPLAD (International Italian Society of Plastic Aesthetic and Oncologic Dermatology) per saperne un po’ di più.
A chi è indicato il rinofiller?
Il rinofiller è indicato a tutti coloro che hanno un naso con piccoli inestetismi. Questi ultimi non devono essere, cioè, così rilevanti da richiedere una rinoplastica chirurgica. È importante, inoltre, che il paziente abbia superato la maggior età, goda di buona salute e non sia in gravidanza o allattamento.
A chi no, invece?
A tutti coloro che presentano un gibbo osseo-cartilagineo molto pronunciato e, in genere, un naso molto grande e lungo. I filler non sono sufficienti, infatti, a correggere le deformità cartilagenee oppure le prominenze ossee piuttosto evidenti. Questo trattamento non risolve, inoltre, le problematiche respiratorie o di setto deviato.
Che differenza c’è tra il rinofiller e la rinoplastica?
Il rinofiller è un trattamento di medicina estetica, quindi non invasivo, che si esegue dal dermatologo o dal medico estetico per mezzo di infiltrazioni di sostanze iniettive.
La rinoplastica, invece, è un trattamento che si esegue in sala operatoria in regime di anestesia totale o locale. Prevede l’uso del bisturi e altri ferri invasivi chirurgici, e per questo motivo è indicato per correggere difetti “importanti” o per risolvere problematiche respiratorie. La rinoplastica, inoltre, ottiene risultati permanenti.
Quali inestetismi del naso corregge il rinofiller?
- Gibbo lieve sul dorso del naso;
- naso insellato, cioè con radice troppo infossata e svuotata a livello degli occhi;
- depressioni e irregolarità del profilo;
- punta rivolta vero il basso o ruotata verso un lato.
Si può eseguire su un naso che ha subito una rinoplastica?
Sì, ma non subito dopo. Devono passare almeno 12-15 mesi per dare il tempo ai tessuti di assestarsi bene. In molti casi, il rinofiller è un rimedio valido qualora non si sia soddisfatti al 100% della rinoplastica. È importantissimo avvisare il medico degli interventi chirurgici che ha subito il proprio naso, senza timore di rivelare un’eventuale rinoplastica secondaria.
Con quali sostanze si esegue il rinofiller?
La sostanza d’elezione per rimodellare il naso in modo non chirurgico è l’acido ialuronico, che deve essere di qualità. Inoltre, deve avere una caratteristica reologica ben presa, cioè denso e altamente crosslinkato. In questa zona del viso è importante che l’acido ialuronico renda al massimo con piccole quantità. E poi deve avere una consistenza molecolare da poter “restare fermo” nei punti in cui lo si inietta.
Il rinofiller riesce a sollevare la punta?
La risposta è sì, ma è bene sapere che il rinofiller non modifica i nasi aquilini molto “importanti” (si pensi al naso dantesco). Per ottenere un naso alla francese si può iniettare un po’ di acido ialuronico nella columella (la sezione di pelle che divide le due narici), in modo da creare spessore che, per una legge della fisica meccanica, ottiene l’effetto di proiettare la punta verso l’alto.
Il rinofiller sostituisce l’intervento chirurgico?
No, perché sono due interventi con risultati e finalità diverse. Può in qualche modo sostituire la rinoplastica solo in caso di lievi asperità del dorso nasale. Ma poi, per rivedere i risultati, le sedute andranno ripetute a cadenza periodica.
Quanto dura l’effetto?
La durata è soggettiva, ma in genere va dagli 8 ai 12 mesi. L’alta densità dell’acido ialuronico impiegato per il rinofiller fa sì che il prodotto si assorba con più lentezza. Inoltre, il naso è una zona del viso che per antonomasia si muove poco e per nulla, a tutto vantaggio della permanenza dei filler.
Dopo quanto tempo si vedono gli effetti del rinofiller?
Immediatamente, subito dopo le iniezioni.
Fa male?
Partiamo dal presupposto che la percezione del dolore è soggettiva. Dal momento che il naso è una zona molto innervata, alcune persone potrebbero non tollerare il fastidio nemmeno dopo l’applicazione della crema anestetica; pertanto, si rivelerà necessario procedere a una puntura di anestetico locale.
Cosa non fa fatto dopo una seduta di rinofiller?
Gli accorgimenti fondamentali riguardano l’esposizione solare, i bagni di vapore, attività sportiva ad alto impatto: tutte cose che non vanno fatto per almeno 72 ore. Poi il paziente è libero di svolgere le proprie attività quotidiane. Occhiali sì o no? Dipende dai punti di iniezione dei filler: sarà sempre e solo il medico a sconsigliarne l’uso o meno.
Perché fare un rinofiller?
Non c’è un motivo assoluto, se non quello di vedersi più belli. E di ciò può beneficiare l’autostima. A volte è solo questione di una piccola iniezione – conclude il dottor Romani.