È uno dei trattamenti di medicina estetica più amati e gettonati. Ma nonostante il ricorso al filler sia ormai molto diffuso, ancora per molti la pratica presenta dei lati oscuri. Vuoi scoprire allora se sai tutto, ma davvero tutto in tema? Puoi farlo mettendoti alla prova con questo test.
1.Si impiega un unico tipo di ialuronico
FALSO «La molecola dell’acido ialuronico per i filler è unica ma diverse sono le formulazioni che il medico ha a disposizione» spiega il dottor Andrea Romani, dermatologo e membro di ISPLAD (International Italian Society of Plastic Aesthetic and Oncologic Dermatology). «Grazie a processi differenti a cui lo ialuronico può essere sottoposto, si ottengono infatti prodotti con consistenze diverse, più o meno dense».
Questo è fondamentale perché i vari punti in cui può essere fatto il ritocco richiedono l’impiego di acidi ialuronici “su misura”, da scegliere anche in base al tipo di correzione da effettuare. Un ventaglio ampio di proposte, quindi, che ancora una volta sottolinea come sia fondamentale la professionalità del medico per scegliere, caso per caso, lo ialuronico più adatto.
2. Per il filler si usa solo l’ago
FALSO «Si può usare anche la cannula» spiega il dottor Vittorio Crobeddu, dermatologo Isplad. «Non si tratta di metodiche in contrapposizione ma di due possibili alternative che il medico può scegliere per ottenere il miglior risultato. L’infiltrazione con l’ago infatti è superficiale e molto precisa, il che è utile quando si devono ridefinire le labbra o effettuare le correzioni del rinofiller.
La cannula invece è preziosa per correggere aree più estese come le guance, il mento, la fronte e le tempie che necessitano di impiantare lo ialuronico in maggior profondità. Con la cannula, infatti, il prodotto viene rilasciato nel sottocute e distribuito uniformemente in modo che non si formino accumuli e il risultato sia il più possibile naturale».
3. Meglio preparare la pelle prima del filler
VERO Fare un filler su una cute in condizioni poco felici, magari disidratata o povera di tono rischia di penalizzare il risultato e di accorciare i tempi di durata del ritocco. Accanto a una skincare attenta, quindi, può essere utile prima di approcciare il filler sottoporsi a un programma di trattamenti su misura che preparino al meglio la cute. «È il medico che può stabilirlo nel corso di una visita preliminare che rimane uno dei pilastri fondamentali per una medicina estetica efficace e insieme sicura» commenta il dottor Crobeddu.
4. Si fa solo sul viso
FALSO È verissimo che l’acido ialuronico trova il suo impiego principale nella correzione del viso. «Ma non solo perché lo si può impiegare anche per migliorare l’aspetto di alcune parti del corpo: il décolleté, innanzitutto, che per la continua esposizione alla luce tende a invecchiare presto così come le mani» spiega il dottor Romani. «L’acido ialuronico è infine d’aiuto nel ridare turgore a zone fragili e soggette al cedimento come la parte interna delle braccia e delle cosce».
5. I risultati del filler sono immediati
VERO/FALSO È vero che il filler, a differenza di altri trattamenti di medicina estetica, offre un cambiamento immediato dell’aspetto. «Ma bisogna tenere conto del fatto che occorre tempo, almeno una decina di giorni, perché lo ialuronico si assesti e quindi perché si possa dare una valutazione reale del risultato finale» commenta il dottor Romani.
6. Il filler è un ritocco “a tempo”
VERO L’acido ialuronico viene naturalmente riassorbito dal corpo, a testimonianza della sua perfetta compatibilità con la cute e di conseguenza della sua sicurezza. «Questo comporta però che il ritocco abbia per così dire una scadenza» precisa il dottor Crobeddu.
«Il filler può comunque essere rifatto una volta che ha perso la sua capacità correttiva con il vantaggio che, di volta in volta, si dilata sempre più il tempo che intercorre tra una seduta e la successiva».
7. Dopo non ci deve esporre al sole
VERO «In qualunque stagione dell’anno e quindi a maggior ragione in estate è consigliabile evitare di esporsi ai raggi Uv nelle 72 ore che seguono la seduta con un filler» precisa il dottor Crobeddu. «Nel caso compaiano piccoli lividi, come a volte può succedere, meglio non stare al sole per una settimana o comunque finchè l’ematoma è del tutto riassorbito».
Usare una protezione solare è comunque un’indicazione sempre valida dal momento che le radiazioni accelerano non solo l’invecchiamento cutaneo ma anche la degradazione dello ialuronico iniettato.
8. Il filler si può combinare con il botulino
VERO L’uso combinato delle due metodiche offre i migliori risultati quando si vuole dare una “rinfrescata” al viso. Mentre lo ialuronico restituisce turgore, ridà volume e riempie i solchi, il botulino interviene sulle rughe di espressione riducendo l’attività muscolare.
«Filler e botulino si possono fare anche nella stessa seduta soprattutto se si opera su zone molto critiche come il collo: il botulino in questo caso lifta mentre lo ialuronico ridensifica favorendo la distensione della parte» commenta il dottor Crobeddu.
9. Nulla da fare se il filler non piace
FALSO La correzione con il filler non piace? «Nell’immediato può essere utile, ma non risolutivo, procedere dopo la seduta e nei giorni successivi a un massaggio manuale oppure a impacchi caldi che favoriscano una migliore distribuzione del prodotto nell’area trattata. Esiste poi la ialuronidasi, un enzima che degrada rapidamente lo ialuronico: è una possibilità ma il suo uso va valutato con attenzione caso per caso» commenta il dottor Romani.
10. Un integratore può essere utile dopo il filler
VERO L’assunzione di integratori a base di acido ialuronico, antiossidanti come la vitamina C e il coenzima Q10 e di altre sostanze ad azione antinfiammatoria e restitutiva possono essere di supporto per migliorare i risultati del filler e mantenerli nel tempo. «Ma attenzione vanno sempre scelti e assunti su consiglio del medico» conclude il dottor Crobeddu.
11. È possibile qualche effetto collaterale
VERO «Succede per qualunque tipo di procedura medica» precisa il dottor Romani. «Ma nel caso delle infiltrazioni di acido ialuronico gli effetti collaterali sono rari e comunque di minima entità: arrossamenti, gonfiori, piccoli lividi, che possono comparire soprattutto quando si interviene in zone molto delicate, scompaiono nell’arco di pochi giorni». La probabilità di una reazione allergica è così remota che non serve neppure un test di sensibilità preliminare all’impianto.
12. Le infiltrazioni sono dolorose
FALSO «Vengono usati aghi sottilissimi che provocano solo un minimo fastidio, come una qualsiasi puntura» commenta il dottor Romani. In ogni caso per chi ha una bassa soglia del dolore si può applicare prima una pomata anestetica oppure utilizzare fiale di acido ialuronico che contengano una piccola dose di lidocaina, un anestetico locale.
I risultati
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Se hai totalizzato da 12 a 10 risposte giuste. Ottimo, si può dire che il filler abbia pochi segreti per te. E questo è un bene dal momento che conoscere quello che si sta facendo è una delle chiavi della sicurezza. Anche in campo estetico.
Se hai totalizzato da 9 a 7 risposte esatte. Attenzione, forse qualcosa ti sfugge. Prova a verificare bene le risposte e potrai scoprire aspetti del filler che ti sorprenderanno e che ti potranno essere utili per scelte mirate e sicure.
Se hai totalizzato meno di 7 risposte esatte. Non ci siamo. Se fossimo a scuola non avresti raggiunto la sufficienza. Il che significa che il filler per te è praticamente uno sconosciuto: prova a documentarti e se vuoi farlo al meglio parla con un esperto del settore che saprà darti suggerimenti e chiarirti dubbi.