La conosciamo tutti per la tendenza “timida” a nascondere la sua straordinaria bellezza nei punti più alti e impervi delle vette. Ma la stella alpina, che in tedesco prende il nome romantico di edelweiss, “nobile candore”, è anche uno straordinario ingrediente a cui la cosmetica affida la giovinezza della pelle, così come accade per altri fitoestratti, tra cui quello derivato dalla calendula, altro fiore dalle inummerevoli virtù.
La stella alpina, regina dei fiori di montagna
Il suo nome botanico, Leontopodium Alpinum, dal greco “piede di leone”, deriva probabilmente dal fatto che la sua forma ricorda l’impronta del maestoso felino. Capace di crescere spontaneamente sulle cime più elevate delle Alpi e dell’Appennino Ligure, dei Pirenei e dei monti dell’Himalaya, la stella alpina trova posto da sempre nella medicina tradizionale dei paesi montani come antiinfiammatorio nel trattamento dei dolori reumatici e delle affezioni delle vie respiratorie.
Solo di recente è diventata di oggetto di studi da parte di una cosmetica costantemente impegnata a ricercare nuovi principi attivi in quello scrigno infinito di tesori che è il mondo vegetale. A catturare l’attenzione dei ricercatori, come nel caso di altre specie vegetali resilienti che annoverano in primis i cactus, è la capacità del piccolo fiore di vivere e prosperare in condizioni estreme. Una tenacia che nasce dalla presenza di particolari sostanze protettive che, all’interno dei cosmetici, hanno dimostrato avere efficacia anche sulla resistenza della pelle.
L’azione antiossidante della stella alpina
Uno studio del 2021 condotto dalla Sungkyunkwan University di Seul, nella Corea del Sud, ha rilevato con test in vitro che l’estratto di stella apina vanta una forte azione antiossidante in risposta all’irraggiamento con Uv. È in grado infatti di contenere e ridurre il processo infiammatorio innescato dalle radiazioni e responsabile di un’accelerazione nell’invecchiamento cutaneo.
Lo stesso studio ha verificato gli effetti positivi dell’estratto di stella alpina rispetto a placebo sull’elasticità e la densità cutanea che si traducono in una riduzione delle rughe peri-orbitali, oggetto di studio della ricerca in questione. La conclusione porta quindi a definire l’estratto di edelweiss (che trattandosi di una pianta protetta viene ricavato da colture di cellule in vitro) come un promettente principio attivo anti-età.
Non è un caso, infatti, che lo si ritrovi nell’Inci di molti cosmetici che hanno come obiettivo quello di minimizzare i segni del tempo, rughe e cedimenti in primis. Un merito questo da attribuire anche alla presenza dell’acido leontopodico di tipo A e B che vanta attività ialuronidasica e anti-collagenasica. Questo significa che questa sostanza attiva è in grado di contrastare la degradazione dell’acido ialuronico e del collagene favorendo il mantenimento del tono cutaneo.
L’effetto antinfiammatorio della stella alpina
Uno studio condotto dall’Istituto Dermopatico dell’Immacolata nel 2012 ha rilevato il forte potere antinfiammatorio dell’estratto di edelweiss legato alla presenza di acido leontopodico ad azione antiossidante. Anche in questo caso le conclusioni hanno portato ad identificare nell’estratto di stella alpina nei cosmetici un promettente alleato nel contrastare malattie infiammatorie croniche della pelle. E dal momento che anche l’invecchiamento nasce da processi infiammatori, si riconferma l’effetto antietà del piccolo fiore montano.
La stella alpina anche per i capelli
Se le virtù del fiore alpino sono benefiche per la pelle, non va dimenticato che hanno valore anche per la cura della capigliatura. È un recentissimo studio tedesco ad aver evidenziato il ruolo dell’estratto di stella alpina nel contrastare il telogen effluvium, la caduta temporanea dei capelli.
L’estratto di stella alpina si è rivelato in grado di inibire l’induzione prematura della fase catagen, la fase di involuzione del capello, e di prolungare significativamente quella anagen, la fase di crescita, allungando di fatto la vita del capello. È stata verificata inoltre la capacità dell’estratto di stella alpina di offrire maggior densità alla chioma configurandosi come un attivo valido nel contrastare non solo l’invecchiamento della cute ma anche quello della capigliatura, responsabile di un suo progressivo “svuotamento”.