Milano, 10 maggio 2022. È stato uno dei trattamenti di medicina estetica più richiesti durante la pandemia ed è sempre più gettonato anche tra i millenials, complici i trend sdoganati sui social da influencer e vip. Il filler alle labbra non conosce crisi ma l’aumento volumetrico non è l’unico motivo per cui ci si rivolge al medico estetico.
«Talvolta ci sono asimmetrie molto evidenti, difetti congeniti, presenza di cicatrici che si desidera correggere. In altri casi, invece, l’obiettivo è quello di recuperare il turgore perso con l’età: nessun stravolgimento, insomma, ma un ritocchino nei punti giusti per ridare tridimensionalità alle labbra, restituire definizione ai contorni e levigare il codice a barre» spiega il professor Antonino Di Pietro, direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis, con varie sedi in Lombardia. «E poi c’è anche chi ricorre al filler per idratare le labbra perché ha problemi di secchezza e screpolature: dal momento che l’acido ialuronico ha proprietà igroscopiche, ossia trattiene l’acqua, è l’ideale per questo scopo».
Qualsiasi sia il motivo per cui ci si rivolge al medico estetico o al dermatologo, è importante ricordare che questo tipo di trattamento richiede uno studio molto attento delle caratteristiche fisiognomiche individuali per non stravolgere l’armonia del volto. «Un professionista esperto capisce subito il quantitativo giusto di acido ialuronico da iniettare. Utilizzare troppo filler può portare a complicazioni come la compressione dei vasi sanguigni, lo stiramento eccessivo dei tessuti, la migrazione del filler verso l’alto» chiarisce l’esperto. «Fondamentale poi il tipo di riempitivo utilizzato, da scegliere in base all’intervento. Se si desidera apportare un leggero turgore, intervenire solo sui contorni, per esempio per accentuare l’arco di Cupido, o minimizzare le rughette periorali ci vuole un acido ialuronico molto fluido, capace di riempire senza gonfiare. Per accentuare il volume delle labbra, invece, il prodotto dovrà essere più viscoso ed elastico e allo stesso tempo facilmente modellabile».
I filler Biohyalux per le labbra, Lips e Filling, rispondono a questa duplice esigenza: idratare e dare forma, ma sempre all’insegna della naturalezza. Per le loro caratteristiche chimiche e fisiche, infatti, non gonfiano eccessivamente i tessuti e si distribuiscono uniformemente.
Il filler alle labbra richiede dunque un attenzione particolare, non solo prima ma anche dopo averlo fatto. Ecco un utile decalogo da seguire.
- Per ridurre il gonfiore, sì a impacchi di ghiaccio e a seguire pomate che contengano arnica, escina e bromelina, mentre la vitamina K topica aiuta a riassorbire più rapidamente eventuali ecchimosi.
- Per le prime 24-48 ore dopo la procedura, niente attività fisica impegnativa: aumentando frequenza cardiaca e pressione sanguigna, gonfiore e lividi possono peggiorare.
- Evitare cibi troppo caldi o troppo freddi, che rischiano di aumentare la reazione infiammatoria. Stare alla larga anche da alimenti salati, che causano ritenzione idrica e aumentano il gonfiore.
- Capitolo bevande: niente alcol per almeno 48 ore dopo il filler, sì invece a idratarsi abbondantemente con acqua e succhi e centrifugati di verdura e frutta che favoriscono la diuresi. Ma niente cannuccia: la pressione e il movimento necessari per utilizzarla possono causare la distorsione del riempitivo.
- Zero trucco sulle labbra, per almeno otto ore dopo il trattamento, per dare il tempo ai fori di entrata di chiudersi. Questo per aiutare a ridurre il potenziale rischio di infezione.
- Occhio a qualsiasi attività che possa causare una pressione sulle labbra: dormire a pancia in giù, per esempio. Il consiglio è sdraiarsi supini e con la testa sollevata.
- Allo stesso modo baciare può interferire con la distribuzione del filler nelle prime 24 ore: meglio andarci piano.
- È raccomandato astenersi dal fumo il più possibile perché quest’ultimo, com’è stato dimostrato, riduce la durata del filler, senza contare che l’atto di stesso può interferire con la distribuzione del riempitivo.
- Per limitare la possibilità che si formino gonfiori e lividi, niente farmaci che rendono il sangue più fluido (acido acetilsalicilico, antinfiammatori come ibuprofene e altri FANS). Questi andrebbero evitati anche 48 ore prima del trattamento.
- Non giudicare il risultato nell’immediato: ci vuole circa una settimana perché il filler si distribuisca in modo omogeneo. Solo se dopo due settimane il risultato non convince o si notano asimmetrie, è opportuno rivolgersi allo specialista, che potrà intervenire con un ritocco o rimediare in altro modo.
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