Il contorno occhi è una zona molto delicata che rischia di sciuparsi prima del tempo a causa di vari fattori. Questi annoverano: la predisposizione genetica (soprattutto quando si parla di occhiaie) l’esposizione non protetta ai raggi solari, l’inevitabile passare del tempo e l’utilizzo prolungato dei device elettronici, un elemento che negli ultimi anni si è aggiunto all’elenco di cause che compromettono la freschezza del contorno occhi.
Il risultato sono rughe, linee di espressione, borse e occhiaie scure fino a cedimenti più o meno marcati che appesantiscono lo sguardo. La ragione di fondo sta comunque in una fisiologica fragilità di una parte dove la cute è sottile e mal protetta da un film idrolipidico poco sostanzioso, data la scarsità di ghiandole sebacee presenti.
«Prima di stabilire una corretta strategia di intervento sull’area del contorno occhi è bene valutarne attentamente le condizioni» spiega il dottor Vittorio Crobeddu, dermatologo Isplad e medico estetico a Bari. «Il filler di acido ialuronico rappresenta un prezioso supporto per il miglioramento e il ringiovanimento di questa zona, offrendo un buon ventaglio di indicazioni che escludono però, ad esempio, le borse e le occhiaie dovute rispettivamente a un ristagno di liquidi e a un’iperpigmentazione della cute».
Filler per il solco lacrimale o tear trough
Una delle applicazioni principali del filler di acido ialuronico riguarda la correzione del solco lacrimale, quella depressione che si estende lungo il bordo della cavità orbitaria. Questo solco, causato dalla perdita di elasticità cutanea e dal riassorbimento del grasso, può conferire uno sguardo affaticato, e può accentuare la visibilità di borse e occhiaie.
Con il passare del tempo il solco tende a scavarsi conferendo agli occhi un aspetto infossato, e ciò contribuisce a far sembrare il volto stanco e affaticato nonostante ore di sonno sufficienti.
Come correggere il solco lacrimale con il filler
«Il filler di acido ialuronico aiuta a rendere meno marcato il solco lacrimale grazie alla sua azione riempitiva» precisa il dottor Crobeddu. Poiché ispessisce leggermente la pelle, l’acido ialuronico riesce anche a rendere meno evidenti le occhiaie, soprattutto quando queste siano dovute alla presenza di una cute così sottile da lasciar trasparire il colore dei vasi capillari sottostanti. «Fondamentale è utilizzare un gel con caratteristiche di viscoelasticità particolari, capaci di integrarsi nel delicato tessuto del contorno occhi. Il prodotto ideale deve essere piuttosto fluido, poiché al contrario un acido ialuronico denso esporrebbe al rischio di una sovracorrezione».
La tecnica iniettiva per il contorno occhi
Oltre alla scelta del prodotto, la tecnica di iniezione è cruciale per ottenere risultati naturali e minimizzare gli effetti collaterali. «In questo caso, è importante lavorare a una certa profondità, sotto il muscolo orbicolare. Se l’acido ialuronico viene iniettato superficialmente può risultare molto visibile ottenendo un effetto antiestetico: la cute dell’area del contorno occhi è molto sottile, a volte trasparente, rischiando di mostrare qualsiasi “aggiunta” di prodotto dall’esterno» continua l’esperto.
Come ovviare a questi rischi di ipercorrezione? «Con una cannula, anziché con il classico microago destinato ad altre zone del viso» risponde Crobeddu. «L’utilizzo della cannula in questa zona si rivela particolarmente utile per raggiungere facilmente la giusta profondità, distribuire uniformemente il prodotto, in modo da ottenere un risultato naturale e contenere al massimo fastidi, ecchimosi e gonfiori post-trattamento».
L’acido ialuronico va bene per le zampe di gallina?
Anche la sottile raggiera di rughe nella zona del contorno occhi, dovuta ai movimenti continui delle palpebre, può trovare significativo miglioramento da iniezioni di acido ialuronico che riempie e distende la pelle. Tuttavia, non sono indicate per correggere le borse oculari e le palpebre cadenti contro le quali la blefaroplastica rimane il trattamento d’elezione.«Il filler di acido ialuronico non può correggere le borse oculari, anzi rischia persino di renderle più evidenti» continua Crobeddu.
Il filler nella zona del sopracciglio
Fermo restando che blefaroplastica resta la soluzione d’elezione per risollevare le palpebre cadenti, «l’acido ialuronico può comunque rappresentare l’alternativa soft al bisturi quando l’arco marginale dell’occhio perde volume a causa dell’invecchiamento, provocando un appesantimento dello sguardo» precisa Crobeddu. «Initatto a livello dell’arca sopraccigliare, determina un riempimento dell’area e restituisce tono al tessuto con un effetto sinergico di risollevamento del sopracciglio e di apertura dello sguardo». Per una correzione più decisa, è possibile combinare l’acido ialuronico con la tossina botulina.
Il contorno occhi è un’area particolarmente esigente
Intervenire sull’area del contorno occhi richiede una grande conoscenza dell’anatomia unita a un’altrettanta esperienza nel campo della medicina estetica. «Spesso la presenza sullo stesso soggetto di inestetismi plurimi suggerisce, inoltre, un’alta personalizzazione del trattamento di medicina estetica che dovrebbe partire da un’accurata visita preliminare, al fine di stabilire corrette procedure e tempistiche di intervento» conclude il dottor Crobeddu.