Un profilo poco marcato può apparire poco armonioso e creare insoddisfazione e insicurezza. La bella notizia è che con un filler al mento si può ottenere una correzione sostanziale. Il mento infatti è un elemento chiave per il l viso. Se è ben allineato con la mandibola e il naso, crea un profilo decisamente proporzionato, il che si ripercuote su tutto l’aspetto del viso (visto anche di fronte). Se invece è troppo piccolo o un po’ sfuggente il viso, di profilo, apparirà un po’ incassato mentre, visto di fronte, risulterà un po’ troppo tondeggiante, o a “luna piena”, come si dice nel linguaggio popolare.
Inoltre, il mento retruso, accentua il doppio mento poiché, non avendo molto spazio a disposizione, arretra verso il collo, aumentando la tendenza della pelle a cedere verso il basso. E ciò, indipendentemente dal fatto che si sia in sovrappeso o meno.
Cosa si può fare per il mento sfuggente
Con un piccolo intervento di medicina estetica, quindi mini-invasivo e lontano dalla sala operatoria, il mento può essere rimodellato. Si procede con filler specifici in grado di ridefinire la linea mandibolare allo scopo di riproporzionarla.
In caso di ipoplasia (mancato sviluppo dei tessuti) o retrogenia (arretramento verso il collo), il filler al mento a base diacido ialuronico è il trattamento non chirurgico d’elezione per aumentare la proiezione verso l’esterno. In questo modo, il profilo acquisterà una linea più proporzionata che gioverà all’estetica del viso nel suo complesso. Un mento più accentuato ha il vantaggio, per esempio, di ridimensionare un naso grande e di riequilibrare una fronte poco spaziosa.
Perché fare un filler al mento
Il filler al mento è molto utile per correggere la tendenza della linea mandibolare a essere corta e un po’ retrusa perché ha la capacità di ristabilire le proporzioni del viso. Pur offrendo un risultato finale molto naturale, il rimodellamento non chirurgico è di sicuro impatto anche a colpo d’occhio. È il classico intervento di medicina estetica che con poche iniezioni ottiene un effetto apprezzabile che però non dà l’idea di essere “rifatti”.
Come rileva il dottor Dario Bertossi, chirurgo maxillo-facciale, nello studio pubblicato su Aesthetic Surgery Journal: «un mento costituzionalmente piccolo o sfuggente può contribuire alla perdita precoce della definizione della mascella, una caratteristica quest’ultima tipica dell’età matura. Spesso i pazienti non comprendono il motivo per cui appaiono invecchiati: il viso sembra allargato quando in realtà la “responsabilità” è di una linea mandibolare che ha perso l’originale angolo acuto tra collo e guancia. Un filler aiuta a ritrovare i contorni originari del viso e a ridefinire la mascella».
A chi è indicato il rimodellamento
Il rimodellamento attraverso i filler di acido ialuronico è molto richiesto sia dagli uomini che dalle donne, a partire dai 35 anni. Se i primi riacquistano un aspetto più mascolino, le donne rilevano un’apprezzabile correzione del doppio mento.
Per comprendere ciò, è bene però ricordare che «il processo di invecchiamento del viso è multifattoriale, e prevede un cambiamento al livello sia dei tessuti molli che di quelli ossei. In particolare, si verificano: assottigliamento cutaneo, ridistribuzione del grasso sottocutaneo e riassorbimento osseo. È in quest’ultimo processo che si inserisce il rimodellamento del mento, che con l’età diventa più corto, arretrando verso il collo».
Il filler al mento aggiunge appunto volume con un effetto ottico molto interessante. Inoltre, sempre con l’età la mascella perde di definizione, mostrando un angolo meno accentuato (che è appunto indice di giovinezza). A ciò si aggiunge uno scivolamento dei tessuti cutanei verso il basso.
I vantaggi dell’acido ialuronico
I filler iniettabili a base di acido ialuronico consentono l’aumento tridimensionale, in modo sia orizzontale che verticale e trasversale. Vengono effettuati con acido ialuronico ad alto peso molecolare, che in termini di risultati si traducono in grande capacità liftante e di proiezione. Si tratta di una tipologia di acido ialuronico denso e “corposo” con cui il medico riesce a dare struttura alla linea mandibolare, inoltre queste caratteristiche ne aumentano la durata, che è all’incirca di 8-9 mesi.
L’impiego dei filler produce, inoltre, un effetto di biorivitalizzazione dei tessuti poiché stimola la produzione di acido ialuronico endogeno, comportando così una maggiore idratazione dei tessuti stessi.
Prima del trattamento, il paziente deve essere valutato in posizione eretta, supina e in movimento in modo da osservare attentamente le proporzioni del profilo. E poterlo così correggere.
Nello studio effettuato dal dottor Bertossi, è stato somministrato acido ialuronico ad alto peso molecolare a 30 soggetti di ambo i sessi (50% donne e 50% uomini di età media 45 anni). Sulla base della scala globale di miglioramento estetico a 5 punti, 29 pazienti (96,7%) hanno valutato il loro aspetto a 20 giorni dopo il trattamento come “molto migliorato”.
Il filler al mento e il rimodellamento della mascella con acido ialuronico risultano così trattamenti molto efficaci e sicuri, con alti tassi di soddisfazione del paziente